angelo 6 Lelahel
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6. ANGELO LELAHEL
LUCE
La Luce è l'Occhio di Dio: un faro per la via da percorrere, ciò che permette di vedere e di comprendere. Chi riesce a scorgerla scopre che spesso le interpretazioni umane - individuali o sociali, scientifiche o religiose - sono condizionate e limitanti, e che la vita è molto più di quel che appare.
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Lelahel è un "pensiero divino" messo a disposizione dei nati da 25° a 30° Ariete (dal 15 al 20 aprile circa).
Secondo la Tradizione, questi sono i suoi doni:
Attitudine a puntare in alto, ad emergere. Grande intuizione.
Capacità di portare comprensione e pace in situazioni di tensione.
Chiarezza di pensiero. Aspirazione alla conoscenza. Ottimismo e fiducia in se stessi.
Capacità di rinnovarsi. Concretezza.
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Il dono dell'angelo è un'inclinazione, una tendenza, e può essere accettato o non preso in considerazione: siamo liberi di scegliere cosa fare del nostro potenziale. Anche se di solito ne conosciamo uno soltanto, gli angeli di nascita sono tre e si possono individuare in base al momento in cui veniamo al mondo. Indagare i loro doni e le loro caratteristiche ci dà una stupenda chiave di lettura del nostro modo di essere.
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Lamed - Lamed - He
Le tre lettere che compongono il Nome di Lelahel sono contenute, insieme al Tetragramma, in questo versetto:
«Cantate inni al Signore, che abita in Sion,
narrate tra i popoli le sue opere»
Testi di Maria Antonietta Pirrigheddu © Proprietà letteraria riservata | ||
